Il vantaggio principale del bollitore elettrico rispetto ad altri metodi utilizzati per bollire l’acqua consiste nel fatto che consente di bollire una certa quantità d’acqua in modo molto più veloce rispetto a mettere l’acqua in una pentola e accendere il fuoco. Il consumo di corrente dei bollitori elettrici è anche piuttosto basso, per cui questi apparecchi sono vantaggiosi anche da questo punto di vista. Per questi motivi, c’è chi utilizza il bollitore elettrico anche quando vuole bollire l’acqua per scopi diversi, anche se l’utilizzo più comune che se ne fa è quello di preparare tè o tisane. Ad ogni modo, si può anche bollire l’acqua per la pasta.
Infatti due litri d’acqua messi in una pentola richiedono almeno 10 minuti per cominciare a bollire, mentre con un bollitore elettrico ne servono in media solamente tre. L’acqua così bollita si può poi travasare in una pentola per continuare la cottura della pasta, con notevole risparmio di tempo e gas. Come ogni altro apparecchio elettrico che viene a contatto con gli alimenti, anche nel caso del bollitore elettrico è consigliabile seguire alcuni accorgimenti per avere la certezza di utilizzarlo sempre al meglio. Dopo avere acquistato il bollitore elettrico ed averlo estratto dalla confezione di vendita, è bene esaminare bene tutte le varie parti che lo compongono ed eliminare eventuali protezioni in plastica. A volte, infatti, gli elettrodomestici sono protetti da sottili strati di pellicola che non sempre sono del tutto visibili.
Un esame al tatto permette di individuarli ed eliminarli tutti. Dopo aver eliminato ogni componente estraneo, bisogna sciacquare il bollitore elettrico sotto il rubinetto, facendo molta attenzione a non bagnare il cavo e la spina. È anche consigliabile riempire l’interno dell’apparecchio fino al massimo della capacità consentita e accenderlo. Questo serve non solo a verificare che il bollitore funzioni correttamente, ma anche e soprattutto per sterilizzarlo all’interno. L’acqua bollita la prima volta che si utilizza un bollitore elettrico andrebbe sempre eliminata. Se non la si vuole sprecare, è possibile aspettare che si freddi e usarla per altri scopi non alimentari, come ad esempio per annaffiare le piante. Oppure può essere utilizzata ancora calda per lavare i piatti.
Se il bollitore che si è acquistato prevede lo spegnimento automatico, il primo utilizzo a perdere serve anche a verificare se questa opzione funziona correttamente oppure no. Se per qualunque motivo l’acqua continua a bollire per alcuni minuti e il bollitore resta acceso, è bene riportarlo dove è stato acquistato in modo da farselo sostituire. Se tutte le funzioni previste sono a posto, si può passare a utilizzare il bollitore regolarmente, trasferendo l’acqua bollita in una tazza o in un altro contenitore per un utilizzo diverso, come abbiamo visto precedentemente. Ad ogni modo, indipendentemente dall’utilizzo che si fa dell’acqua bollita con questo apparecchio, soprattutto se l’uso del bollitore è quotidiano, è consigliabile aggiungere aceto bianco all’acqua di bollitura almeno ogni due mesi per eliminare l’eventuale calcare, eliminando poi l’acqua stessa ed effettuando subito dopo un altro ciclo a perdere con sola acqua.